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Il Giardino Alpino Saussurea

Di ritorno dal Rifugio Torino, è quasi d’obbligo visitare il Giardino Alpino Saussurea, che con i suoi 2.173 metri è il giardino botanico più alto d’Europa.

L'ingresso al giardino è compreso nel prezzo della funivia. La visita è libera perciò è possibile seguire il percorso consigliato o anche camminare senza meta circondati dalla catena del Monte Bianco, osservando gli innumerevoli fiori provenienti da ogni parte del mondo.

All’entrata ai bambini (ma credo anche agli adulti) viene data in omaggio una bella e colorata cartolina.
Il giardino si estende per circa 7000 mq sul promomtorio glaciale chiamato Mont Frèty, a ridosso della stazione della funivia di Pavillon che si affaccia sulla conca di Courmayeur. Deve il suo nome alla Saussurea alpina, un fiore alpino chiamato così in onore dello scienziato svizzero Horace Benedict de Saussure che fu il promotore nel 1786 della prima ascesa al Monte Bianco.



Nata con l'intento di attrazione turistica, nel corso degli anni ha assunto una veste maggiormente scientifica. 

Prima di visitarlo è bene tenere a mente che la fioritura inizia a luglio e ottierne il massimo sviluppo tra fine luglio e metà agosto. Inoltre il ciclo vitale delle piante si concentra  in appena 3 mesi, dopodiché tutto torna ad essere ricoperto da una coltre di neve spessa fino a 4 metri.

Non dimenticate di portare la macchinetta fotografica, in questo scenario mozzafiato infatti, anche il più neofita tra i fotografi riuscirà a togliersi grandi soddisfazioni.

Nel complesso il Giardino Alpino Saussurea ospita circa 800 specie, tutte posizionate con grande maestria e accuratezza, in modo da ottenere aree di colore in contrasto l'una con le altre.
Ogni settore detto Roccera, è organizzato in base alla provenienza geografica, in modo da coinvolgere il visitatore in un viaggio virtuale attraverso le Alpi e le catene montuose di tutto il mondo.

A ridosso di ogni pianta un cartellino riporta le informazioni essenziali come il nome scientifico, quello volgare e la famiglia di appartenenza.

I cartellini sono  di  3 colori  diversi:
  • Giallo per le specie italiane, 
  •  Rosso per le erbe officinali,
  • Bianco per le piante esotiche.
Le piante che hanno riscosso il "maggior successo" tra i ragazzi e che hanno scatenato esilaranti voli di fantasia, sono state quelle che sul cartellino avevano un teschio, simbolo della velenosità o tossicità della specie.

Nella sezione delle piante officinali (dove ci sono timo, lavanda, rosmarino, genziana e ginepro) si scatena un tripudio di profumi ed aromi che non possono passare inosservati.
Nel corso della visita i miei figli si sono divertiti molto a percorrere i sentierini fra le roccere e a rincorrere le farfalle che con i loro colori sgargianti sono le altre indiscusse protagoniste.

All'interno di uno Chalet sono esposti pannelli esplicativi riguardanti la Flora e la Fauna della Valle d’Aosta e del Monte Bianco, con particolare attenzione sugli ambienti tipici delle zone montane.

I visitatori più allenati possono raggiungere il giardino anche a piedi, attraverso un sentiero lungo circa 2,5 km e un dislivello di 80o metri, che parte da La Palud, poco sopra la partenza delle Funivie Monte Bianco.
Una piacevole passeggiata di circa 2 ore, prima nel bosco e poi tra i pascoli fino al Pavillon.

Attorno all'area del giardino infine, è stata creata una rete di sentieri escursionistici di varia lunghezza e difficoltà. Percorrendoli è possibile incontrare marmotte, camosci e stambecchi.

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