Per ammirare tutte le meraviglie offerte dalla parte religiosa della città consiglio l'acquisto del biglietto cumulativo, che a prezzo scontato dà accesso al Battistero, alla Cripta, al Duomo e al Museo.
La prima tappa del nostro tour è stato il Battistero, per raggiungerlo si passa sotto un elegante arco per poi scendere attraverso una monumentale scalinata in marmo, una quindicina di metri rispetto il livello della piazza. Infatti il Battistero di San Giovanni non sorge come vorrebbe la prassi sulla piazza del Duomo, ma alle sue spalle.
Non si tratta però di un vezzo architettonico, quanto piuttosto di una necessità strutturale. Infatti il corpo principale della cattedrale fu costruito su una collina molto ripida, quindi si rese necessario realizzare una struttura che puntellasse e sostenesse la chiesa, e così fu eretto il Battistero di S. Giovanni.
Gli interni del battistero offrono spazi limitati ma ricchi di opere d'arte. Indiscusso protagonista è sicuramente il Fonte Battesimale realizzato in bronzo e marmo, opera tra gli altri di Jacopo della Quercia e Donatello. Notevoli sono anche gli affreschi e le statue realizzate dai maestri del primo Rinascimento italiano.
All'uscita del Battistero è magnifico lo scorcio che si gode con lo sfondo della scalinata che scende dalla piazza del duomo. Proprio a metà scalinata si trova l’ingresso alla Cripta. Una visita breve ma intensa, alla scoperta di una serie di affreschi risalenti al 1200 che sono stati praticamente “sigillati” per secoli, e per questo oggi appaiono con colori straordinariamente brillanti.
Nel loro complesso il Battistero e la Cripta sono solo l’antipasto di tutto ciò che si troverà una volta giunti sul sagrato del Duomo.
E per quanto splendida e maestosa possa apparire all’esterno la cattedrale, con i marmi verdi e bianchi che decorano la facciata in quel particolare stile a metà tra il gotico e il romanico, è nulla rispetto allo sfarzo che si trova appena oltrepassato il portone.
L'interno infatti è un vero e proprio scrigno di tesori che rapisce per le proporzioni ma soprattutto per il pavimento decorato.
Opera d'arte credo unica nel suo genere, questo pavimento è un insieme di mosaici che rievocano sepisodi dell'Antico Testamento, eventi storici, vite dei profeti e allegorie della tradizione classica e cristiana.
Quelle che mi hanno maggiormente colpito sono stati il Sacrificio di Iefte, l’Ermete Trismegisto (la prima scena davanti il portale centrale), la Strage degli Innocenti, il ciclo delle Sibille e quello che riporta le scene dalla vita di Mosè.
Proprio in virtù delle decorazioni dei pavimenti, alcuni attribuiscono alla Cattedrale un significato esoterico, ma è una tesi tutta da dimostrare.
Per ammirare il pavimento in tutto il suo splendore, è bene ricordare che per me evitare di rovinarlo irrimediabilmente, durante la maggior parte dell’anno è coperto da cartoni. Viene scoperto soltanto per poche settimane, solitamente tra fine agosto ed ottobre.
La spettacolarità del pavimento è così ammaliante che rischia di far passare in secondo piano altri capolavori presenti nella chiesa, come il pulpito di Nicola Pisano, con gli imponenti leoni che sostengono le colonne. Oppure la statua del San Giovanni Battista di Donatello, o ancora l’altare Piccolomini a cui lavorò Michelangelo. Infine c'è sopra il coro domina dall'alto la coloratissima vetrata policroma realizzata da Duccio Di Buoninsegna.
Ma non è tutto, la Cattedrale infatti custodisce un'ulteriore meraviglia. Lungo la navata sinistra, protetto da una stretta porticina si nasconde un luogo fantastico, curatissimo e ricco di bellezza: la Libreria Piccolomini.
Biblioteca Piccolommini |
Lungo le pareti poi, sono esposti antichi codici miniati che fanno tornare alla mente scene antiche, come quelle raccontate da Umberto Eco nel Nome della Rosa.
Come avrete capito, la macchina fotografica (senza flash) è quasi obbligatoria. Malgrado i bambini siamo rimasti più di un'ora, senza che si annoiassero, tante sono le cose da vedere.
Sempre nella piazza del Duomo, a lato della Basilica, c’è il Museo dell'Opera del Duomo al cui interno sono custodite pricipalmente statue, ma anche vetrate e altri pezzi originali del Duomo. Una visita interessante che si riesce a completare in un'oretta.
Il pezzo pregiato del museo è senza ombra di dubbio la Maestà di Duccio di Buoninsegna, da ammirare con calma per apprezzare tutta la sua magnificenza e sufficiente da sola a valere l’intero costo del biglietto.
Agli osservatori più attenti non passerà inosservato un muro sulla destra della Cattedrale che apparentemente stona con lo splendore della piazza.
Piazza del Campo dal Facciatone |
Purtroppo un’epidemia di peste e altri imprevisti fecero sì che la nuova chiesa non fosse mai realizzata.
Oggi il muro costituisce la piattaforma che sorregge il Facciatone, una terrazza dalla quale si gode un panorama unico e spettacolare.
Vi si accede attraverso il Museo dell’Opera, mettete in preventivo una fila di almeno mezz’ora e l’unica strada per accedervi è una stretta scala a chiocciola "scavata" all'interno delle antiche mura, in cui vi è lo spazio sufficiente appena per le proprie spalle. Dopo tanta fatica però, i sacrifici sono ripagati da una vista unica al mondo su Piazza del Campo, il Duomo, le Contrade e le Colline senesi. La sintesi cioè di quanto di meglio possa offrire Siena.
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