In una afosa domenica agostana, fiaccati dalla calura e dalla noia, ci è balenata un'idea....
...perchè non andare a cercare un pò di refrigerio all'interno delle mura di un castello??
Detto, fatto!!
E così in meno di un'ora siamo arrivati a Bracciano, località nelle vicinanze di Roma, famosa per il lago di origine vulcanica al quale dà il nome, ma soprattutto per il Castello Orsini, immancabile meta delle gite scolastiche della quasi totalità dei ragazzini di Roma e provincia.
Il Castello, il cui nome completo è Orsini-Odescalchi, è una perla di architettura militare e ma arricchita dai fregi classici delle dimore gentilizie. È uno dei più importanti castelli in Italia secolo e domina il borgo di Bracciano e il lago, e qui e’ passata la storia del Rinascimento. Le più potenti famiglie romane come Orsini, della Rovere, Borgia, Medici, Odescalchi;; ma anche Papi, Principi, Re e Condottieri hanno attraversato le mura di Bracciano in viaggi, assedi, fughe o semplici villeggiature.
Attualmente è di proprietà della famiglia Odescalchi che risiede ancora in una porzione del castello, ma ha lasciato un'ala aperta al pubblico. Le visite sono possibili solo con la guida, quindi l'ingresso è consentito solo ad orari prestabiliti.
Il biglietto costa 7 Euro ma diciamo che in fin dei conti i racconti della guida, che lungo il percorso svela intriganti avvenimenti e curiosi aneddoti, rendono la visita interessante anche per i bambini.
Varcata la porta nelle mura di cinta si percorre un viale che si affaccia sul lago e che conduce al cuore del Castello.
Appena messo piede nella corte ci si ritrova catapultati in pieno Medioevo ed è sufficiente un minimo di immaginazione per respirare l'atmosfera che si viveva ai tempi in cui il piccolo ducato era governato dal Barone Napoleone Orsini.
Una scala a chiocciola conduce al primo piano dove ci sono le stanze più importanti del Castello. Tra queste quella dove soggiornò Sisto IV nel 1481 e per questo detta Camera Papalina.
La quasi totalità delle stanze offre affreschi e altre opere realizzate da Antonazzo Romano e la sua scuola. Le più importanti sono sicuramente tre pale d'altare che raffigurano l'Annunciazione e che sono custodite nella Sala del Trittico.
È un vero peccato che nelle stanze non si possano scattare foto.
Attualmente è di proprietà della famiglia Odescalchi che risiede ancora in una porzione del castello, ma ha lasciato un'ala aperta al pubblico. Le visite sono possibili solo con la guida, quindi l'ingresso è consentito solo ad orari prestabiliti.
Il biglietto costa 7 Euro ma diciamo che in fin dei conti i racconti della guida, che lungo il percorso svela intriganti avvenimenti e curiosi aneddoti, rendono la visita interessante anche per i bambini.
Varcata la porta nelle mura di cinta si percorre un viale che si affaccia sul lago e che conduce al cuore del Castello.
Appena messo piede nella corte ci si ritrova catapultati in pieno Medioevo ed è sufficiente un minimo di immaginazione per respirare l'atmosfera che si viveva ai tempi in cui il piccolo ducato era governato dal Barone Napoleone Orsini.
Una scala a chiocciola conduce al primo piano dove ci sono le stanze più importanti del Castello. Tra queste quella dove soggiornò Sisto IV nel 1481 e per questo detta Camera Papalina.
La quasi totalità delle stanze offre affreschi e altre opere realizzate da Antonazzo Romano e la sua scuola. Le più importanti sono sicuramente tre pale d'altare che raffigurano l'Annunciazione e che sono custodite nella Sala del Trittico.
È un vero peccato che nelle stanze non si possano scattare foto.
Sempre al primo piano, la sala più grande è la Sala dei Cesari che prende il nome da alcuni busti in marmo rappresentanti appunti i Cesari, che sono collocati intorno alle parete.Sulla parete di fondo infine si presenta un imponete affresco di Antoniazzo Romano che celebra due episodi della storia di Gentil Virginio Orsini.
L'ultima sala del primo piano è la Camera di Isabella che conserva un letto del XVI secolo di scuola veneziana. Ma non è il letto a catturare l'attenzione, bensì una botola nel pavimento.
La guida ci ha raccontato una leggenda secondo la quale la duchessa Isabella de’ Medici (sposa di Paolo Giordano Orsini) avesse il vezzo di intrattenersi con giovani amanti che poi faceva precipitare in questo trabocchetto. La storia si conclude con la vendetta del Duca Orsini, e sembra che ancora oggi il Fantasma della Duchessa vaghi di notte nella sua stanza.
Da qui una scala un po' angusta porta al secondo piano in cui si trova l'ambiente che farà rimanere i più piccoli a bocca aperta.
Sto parlando della Sala delle Armi, un salone ricavato creando un nuovo soffitto alla Sala dei Cesari, e dove corrazze, spade, selle, armature, mazze ferrate e balestre attendo i visitatori al centro del salone, facendo fare l'ennesimo tuffo nel passato, ai tempi di dame da proteggere e cavalieri cortesi...
Si tratta della collezione di armi della famiglia Odescalchi, in particolare armi ed armature dal XV al XVII secolo. La più bella è senza ombra di dubbio un'armatura equestre da torneo. Sono presenti anche fucili e cannoni e asce da patibolo del XIV secolo.
Nel corso della visita non sono solo gli arredi e le opere d'arte a rapire lo sguardo. Da ogni singolo spalto o finestra infatti si gode un panorama mozzafiato.
La guida ci ha raccontato una leggenda secondo la quale la duchessa Isabella de’ Medici (sposa di Paolo Giordano Orsini) avesse il vezzo di intrattenersi con giovani amanti che poi faceva precipitare in questo trabocchetto. La storia si conclude con la vendetta del Duca Orsini, e sembra che ancora oggi il Fantasma della Duchessa vaghi di notte nella sua stanza.
Da qui una scala un po' angusta porta al secondo piano in cui si trova l'ambiente che farà rimanere i più piccoli a bocca aperta.
Sto parlando della Sala delle Armi, un salone ricavato creando un nuovo soffitto alla Sala dei Cesari, e dove corrazze, spade, selle, armature, mazze ferrate e balestre attendo i visitatori al centro del salone, facendo fare l'ennesimo tuffo nel passato, ai tempi di dame da proteggere e cavalieri cortesi...
Si tratta della collezione di armi della famiglia Odescalchi, in particolare armi ed armature dal XV al XVII secolo. La più bella è senza ombra di dubbio un'armatura equestre da torneo. Sono presenti anche fucili e cannoni e asce da patibolo del XIV secolo.
Nel corso della visita non sono solo gli arredi e le opere d'arte a rapire lo sguardo. Da ogni singolo spalto o finestra infatti si gode un panorama mozzafiato.
Anche la cucina con i suoi forni giganti , dove al tempo si arrostiva la cacciagione, lascerà stupiti grandi e bambini.
La visita si conclude con lacamminata sui bastioni che regala un colpo d'occhio senza pari sul lago e il centro storico di Bracciano da lasciare sbalorditi.
Molte anche le curiosità "meno storiche" legate al castello, location di molti film o spot pubbliciatri oppure adibito a salone per ricevimenti (il più famoso dei quali, ovviamente, il matrimonio di Eros Ramazzotti o di Tom Cruise).
Conclusa la visita si può visitare il borgo abbarbicato al castello. Dal belvedere si gode un nuovo panorama sul lago e attraverso un sentiero (attenzione è abbastanza lungo) si può arrivare al lago.
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