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Il Monte Bianco

L'ottava meraviglia del mondo è in Valle d'Aosta. Per la  precisione al confine tra Italia e Francia, e per ammirarla in tutto il suo splendore bisogna tenere a mente un nome:  La Palud, lo stargate a pochi chilometri da Courmayeur, da dove parte la funivia che porta nel cuore del Massiccio del Monte Bianco.

Come qualsiasi capolavoro, non c’è un momento particolare per ammirarlo, però credo che l’estate sia il periodo migliore, perché permette di sfruttare le maggiori ore di luce e soprattutto perché dal punto di vista metereologico, è più facile imbattersi in giornate di bel tempo, senza nuvole e senza vento.
Va da sé però, che anche d’estate è bene ricordarsi di andare vestiti in modo adeguato, basti pensare che quando siamo andati noi, il 27 agosto, alle 9 di mattina nel parcheggio c’erano appena 6 gradi, mentre poi a mezzogiorno eravamo abbondantemente oltre i 20 con un sole splendido.
Perciò vestirsi a strati come le cipolle, e non dimenticare occhiali da sole e crema solare per proteggersi dai raggi solari.

Il costo della funivia potrebbe spaventare, tuttavia i bambini fino a 10 anni non pagano e poi ci sono molte convenzioni (quella con l’IKEA-Card su tutte) che rendono la spesa più accessibile.
Eppoi diciamo la verità, scrutare l’orizzonte dal tetto d’Europa, soprattutto in una giornata tersa come è capitato a noi, è un’emozione che vale l’intero costo del biglietto!

Prestate comunque attenzione alle condizioni meteo prima di fare il biglietto. Quello che a fondo valle può apparire come un banale temporale estivo, a 3.000 metri può far scendere in poco tempo la temperatura anche sotto zero. Inoltre in presenza di forte vento, la funivia sarà fermata per ragioni di sicurezza.
Le partenze sono indicativamente ogni 20  minuti, noi siamo andati di lunedì mattina e per fortuna la coda è stata praticamente nulla.

Il primo tratto porta a Pavillon (2.173 mt.), dove c'è  il Giardino Alpino Saussurea che merita un discorso a parte, e consiglio di visitare al ritorno.
Si prosegue poi con la seconda funivia, per arrivare ai 3335 metri del Vecchio Rifugio Torino, a questo punto è d’obbligo incamminarsi sul Sentiero dei Giganti, un percorso panoramico poco impegnativo,  dominato dal Dente del Gigante, lo sperone di roccia che si spinge oltre i 4.000 metri e che in modo sfacciato indica il cielo.

Il cammino è affascinante grazie ai ghiacciai che lo lambiscono e i più temerari possono provare l’ebbrezza di toccare con mano la neve in piena estate.
Raggiunto finalmente  il Nuovo Rifugio Torino, prendetevi tutto il tempo necessario per godere della vista a 360° su tutto l’arco alpino, dove si stagliano in tutta la loro altezza, rocciosità e bellezza i 4000 d'Europa: la cima del Monte Bianco,  il Cervino, il Monte Rosa, la Grivola, il Gran Paradiso.
Purtroppo la realizzazione della nuova funivia impedisce di raggiungere dal versante italiano la Punta Helbronner e la salita, almeno fino al 2015, si ferma qui.

Al momento di riprendere la funivia per tornare a Pavillon fate attenzione se avete problemi di pressione, a me ha dato qualche problema alla testa e allo stomaco. Comunque niente di grave.
Arrivati a Pavillon dalla terrazza si può ammirare un panorama davvero suggestivo sulle valli Ferret e Veny. Qui si può pranzare al ristorante con piatti della cucina valdostana, oppure approfittare dei tavolini che si affacciano sulla valle di Courmayeur per un più rustico pranzo al sacco.

Detto del Giardino Alpino Saussurea, chi se la sente (e ne ha le forze) può affrontare i sentieri escursionistici che permettono di visitare l'Oasi Naturalistica. Un vero e proprio paradiso che si estende per circa 500 ettari fra i ghiacciai, dove spesso si possono incontrare camosci, stambecchi e marmotte.

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